In sintesi
- 🎤 Sarà Sanremo
- 📺 Rai 1, ore 21:30
- 🎶 Serata-evento che seleziona i giovani artisti che accederanno alle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2026, guidata da Carlo Conti e Gianluca Gazzoli dal Teatro del Casinò di Sanremo, con la presenza dei 30 Big e una giuria che rappresenta l’ecosistema della musica italiana.
Sarà Sanremo, Carlo Conti, Sanremo Giovani, Gianluca Gazzoli, Festival di Sanremo 2026: la serata televisiva di oggi, domenica 14 dicembre, ruota tutta attorno a queste entità fortissime che catalizzano l’attenzione degli appassionati di musica italiana e del mondo sanremese. E su Rai 1 arriva un evento che, negli ultimi anni, è riuscito a diventare un rito di passaggio più che un semplice programma: la finalissima di Sanremo Giovani, il vero varco che separa la gavetta dalle luci dell’Ariston.
Sarà Sanremo e Sanremo Giovani: cosa ti aspetta stasera dalle 21:30 su Rai 1
Dal Teatro del Casinò di Sanremo – un luogo che per i nerd del Festival non ha bisogno di presentazioni, visto che proprio lì nacque il primissimo Sanremo del 1951 – va in onda Sarà Sanremo, la diretta che decide quali giovani entreranno ufficialmente nelle Nuove Proposte del Sanremo 2026. A guidare il racconto c’è la collaudatissima coppia Carlo Conti e Gianluca Gazzoli: due modi di raccontare la musica che si incastrano alla perfezione, tra istituzione e freschezza.
Il format è semplice, ma con un peso emotivo devastante per chi lo vive: i sei finalisti – Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo – si giocano gli ultimi due posti disponibili per arrivare all’Ariston. È un meccanismo brutale, quasi “survival”, che negli anni ha creato momenti iconici, lacrime vere e performance memorabili.
A giudicarli troviamo una Commissione Musicale molto più interessante di quanto si creda: radio, TV, produzione musicale, direzione Rai. Una sorta di laboratorio culturale che riflette l’ecosistema reale della musica italiana e che rende lo show un osservatorio particolarmente accurato sui trend emergenti.
Festival di Sanremo 2026: perché “Sarà Sanremo” è un appuntamento imperdibile
Uno degli elementi più potenti della serata è la presenza in sala dei 30 Big del Sanremo 2026, lì apposta per svelare i titoli delle loro canzoni. È un momento che, televisivamente parlando, è un piccolo gioiello: in meno di tre ore ottieni un quadro completo del Festival che verrà, dai giovanissimi ancora in via di definizione ai colossi del pop italiano. In termini di contenuti, è come leggere sia il prologo che l’indice del romanzo Sanremo 2026, tutto nella stessa sera.
E poi c’è un altro aspetto che gli appassionati più smaliziati riconoscono: Serate come questa mostrano, più di qualunque editoriale o analisi, la trasformazione della musica italiana. I sei finalisti portano linguaggi nuovi: indie-pop che guarda all’Europa, urban intimista, scrittura diaristica alla maniera della Gen Z. È un piccolo sismografo culturale che anticipa di qualche mese il mood della musica italiana giovane. Negli anni, da qui sono passati artisti che oggi riempiono club e arene.
La serata diventa così un luogo di transizione: da una parte la storia – il Casinò, Conti, i Big – dall’altra il futuro. Un contrasto che rende “Sarà Sanremo” uno dei momenti più nerd-friendly del calendario televisivo italiano.
Chi sono i sei finalisti (e cosa portano sul palco)
- Antonia – Luoghi perduti
- Angelica Bove – Mattone
- Nicolò Filippucci – Laguna
- Seltsam – Scusa mamma
- Senza Cri – Spiagge
- Welo – Emigrato
Daniele Battaglia, membro della Commissione Musicale
Carolina Rey, presenza fissa nella giuria
Ema Stokholma, voce radiofonica influente
Manola Moslehi, tra le più ascoltate in radio
Maestro Enrico Cremonesi, competenza musicale tecnica
Claudio Fasulo, figura centrale nella direzione Rai
Carlo Conti, direttore artistico e membro della commissione
Una curiosità interessante: negli anni, più che i Big, sono proprio loro a dettare il “tono” della scena giovani. Le loro scelte, spesso discusse e dibattute, finiscono per orientare il dibattito musicale dei mesi successivi.
Sarà Sanremo e il Festival: perché vale la pena guardarlo
“Sarà Sanremo” è uno di quei rari programmi che riesce a mettere insieme tradizione e sperimentazione, con la capacità di trasformare una serata di selezioni in un vero evento televisivo. È un laboratorio culturale, una passerella emozionale, un punto di snodo per artisti che potrebbero diventare le prossime voci di riferimento del pop italiano.
E per gli appassionati di televisione, è interessante anche il modo in cui la Rai usa il Casinò come simbolo: una scelta quasi filologica, un ritorno alle radici per raccontare il nuovo. È uno di quei momenti che fanno capire perché Sanremo, nel bene e nel male, non è un semplice programma, ma un fenomeno culturale stratificato che continua a evolversi senza perdere la sua centralità.
Quindi, se stasera siete indecisi, mettetevi comodi: c’è un pezzo di futuro della musica italiana che sta per andare in scena. E, come ogni anno, vale davvero la pena esserci fin dal primo minuto.
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