Lo squalo stasera in tv: Spielberg ha cambiato il cinema con questo film, ecco perché è ancora un capolavoro assoluto

In sintesi

  • 🎬 Lo squalo
  • 📺 Iris HD, ore 21:15
  • 🦈 Un thriller marino diretto da Steven Spielberg, che racconta la lotta di tre uomini contro un gigantesco squalo bianco, diventato simbolo della suspense cinematografica e pietra miliare della cultura pop.

Steven Spielberg, Lo squalo, Roy Scheider, Robert Shaw, Richard Dreyfuss: basta questa combinazione di nomi per evocare uno dei film più iconici della storia del cinema. E stasera, 19 dicembre 2025, alle 21:15 su Iris HD, “Lo squalo” torna in TV con tutta la sua tensione, la sua potenza narrativa e quella colonna sonora che da sola ha riscritto il concetto di suspense.

Per gli amanti del grande cinema è una serata imperdibile, ma anche per chi vuole recuperare o riguardare uno dei titoli che ha cambiato per sempre Hollywood: un film che non solo ha consacrato Steven Spielberg, ma ha inaugurato l’era dei blockbuster moderni. Non una semplice storia di squali, ma una vera esperienza culturale, un fenomeno che a 50 anni di distanza continua a influenzare registi, spettatori e persino il modo in cui percepiamo il mare.

Lo squalo e il motivo per cui è ancora un film gigantesco

“Lo squalo” (Jaws, 1975) è un thriller marino che intreccia paura primordiale, cinema d’avventura e un sottotesto sociale affilato come i denti del suo protagonista. Roy Scheider è lo sceriffo Brody, Robert Shaw l’indimenticabile Quint, Richard Dreyfuss il giovane scienziato Hooper: tre figure diversissime costrette a collaborare per affrontare un predatore che sembra uscito da un incubo collettivo. Ma quello che stupisce ancora oggi è la regia di Spielberg, capace di trasformare i limiti tecnici (lo squalo meccanico funzionava raramente) in virtù estetiche.

L’animale appare tardi, pochissimo, quasi sempre suggerito. È un fantasma sotto la superficie, un presagio musicale. Ed è proprio questa assenza calibrata a rendere ogni scena più inquietante. La tensione non nasce dal mostro, ma dall’attesa del mostro. Una lezione di cinema che oggi molti cineasti citano apertamente come un punto di riferimento alle origini della loro formazione nerd.

Una storia che ha riscritto le regole

All’inizio del film, Amity Island è la tipica cittadina che vive di turismo balneare. Un attacco improvviso, una ragazza che scompare tra le onde, uno sceriffo che vorrebbe chiudere le spiagge e un sindaco deciso a proteggere l’economia locale: una dinamica che Spielberg usa per criticare la miopia politica e la ricerca del profitto a ogni costo. Il conflitto tra sicurezza e sviluppo economico rende la storia sorprendentemente attuale, nonostante siano passati decenni.

Brody, Hooper e Quint formano un trio narrativo unico, quasi un party da gioco di ruolo: il razionale, il morale, il selvatico. Le loro interazioni, soprattutto sull’Orca, la barca di Quint, rimangono tra le sequenze più amate dai fan. Il monologo dell’USS Indianapolis è una delle scene più analizzate dai cinefili, un momento in cui il film supera se stesso e si trasforma in cinema puro, secco, senza filtri.

  • La colonna sonora di John Williams è uno dei temi più riconoscibili di sempre, due note che hanno terrorizzato generazioni.
  • Lo squalo meccanico da sei metri, costruito da Robert Mattey, fu la prima creatura artificiale girata in un ambiente naturale.

La lavorazione fu talmente complessa che i produttori pensarono più volte di chiudere tutto, ma i diritti già pagati a Peter Benchley li costrinsero a resistere. Qualche appassionato sostiene che se lo squalo avesse funzionato meglio, oggi avremmo un film più banale: il paradosso creativo di “Lo squalo” sta proprio nella sua imperfezione.

L’eredità culturale del film

Non esiste film sugli squali che non venga confrontato con “Jaws”. Ha influenzato generazioni di registi, ha cambiato il modo in cui la gente percepisce il mare e ha inaugurato una tradizione di imitazioni, sequel e derivati. Certo, non tutti all’altezza: ma è proprio la distanza siderale tra “Lo squalo” e i suoi eredi a ricordarci quanto Spielberg fosse avanti.

In Italia, il film fece incassi impressionanti e oggi è considerato un classico assoluto. Ogni passaggio televisivo ottiene ancora ottimi ascolti, perché “Lo squalo” non invecchia. E forse non può invecchiare: usa paure troppo profonde, troppo radicate nella nostra natura.

Rivederlo oggi è un po’ come tornare alle origini di un intero immaginario pop. È capire perché, dopo quell’estate del 1975, nessuno ha più messo un piede in acqua nello stesso modo. E perché, ancora oggi, basta una musica di due note per farci sobbalzare sul divano.

“`

Cosa rende Lo Squalo ancora così terrificante?
Lo squalo che non si vede
Le due note di John Williams
Il monologo della USS Indianapolis
La tensione tra i tre protagonisti
Il realismo delle scene in mare
“`

Lascia un commento