Shrek stasera su Italia 1: il film che ha vinto il primo Oscar dell’animazione e ha cambiato per sempre le fiabe

In sintesi

  • 🎬 Shrek
  • 📺 Italia 1, ore 21.25
  • 📖 Un film d’animazione rivoluzionario che ribalta le fiabe classiche con ironia, ritmo e sentimento, raccontando la storia di un orco fuori dagli schemi, una principessa anticonvenzionale e un asino comico, diventando un fenomeno culturale e un manifesto pop per tutte le età.

Shrek, DreamWorks, Eddie Murphy, Mike Myers e la rivoluzione delle fiabe pop tornano protagonisti questa sera in TV: su Italia 1, alle 21.25, arriva uno dei film d’animazione più iconici degli anni 2000. Un titolo che non è solo un classico per famiglie, ma un vero fenomeno culturale, capace di cambiare per sempre il modo in cui Hollywood racconta le fiabe.

Shrek e DreamWorks: cosa rende Shrek un film imperdibile stasera

L’idea alla base di Shrek è semplice, ma geniale: prendere l’immaginario delle fiabe classiche e ribaltarlo. Andrew Adamson e Vicky Jenson dirigono un’operazione che, in pieno 2001, aveva l’energia di una piccola rivoluzione. La DreamWorks voleva affermarsi nel mondo dell’animazione e lo fece attaccando frontalmente gli stereotipi del genere, trasformandoli in materiali da riscrivere, ridicolizzare e rinnovare.

E così nasce l’orco che non vuole essere eroe, la principessa che rompe tutte le aspettative e un asino logorroico che ruba metà delle scene. Dal punto di vista narrativo, Shrek funziona perché è una fiaba che parla di chi non si sente mai al posto giusto: l’orco che si difende dalla società isolandosi, la principessa che non accetta il proprio “lato mostruoso”, le creature sfrattate dalla loro terra, marchiate come indesiderabili. È un racconto sorprendentemente maturo sotto la superficie di battute e canzoni pop.

Ed è proprio quel mix di ironia, ritmo e sentimento a rendere ancora oggi Shrek una visione perfetta per una serata leggera ma non banale.

Shrek e il suo impatto: i motivi per cui Shrek ha fatto la storia

Stasera lo rivedrai su Italia 1, ma vale la pena ricordare perché questo film ha avuto un impatto così forte. Prima di tutto, Shrek ha vinto il primo Oscar nella storia dedicato al miglior film d’animazione: un segnale potentissimo per l’industria. Poi ha mostrato che un film per famiglie poteva avere stratificazioni comiche – battute per bambini, frecciatine per adulti, meta-cinema – senza perdere freschezza.

La colonna sonora è un caso a parte: “All Star” degli Smash Mouth è diventata un manifesto pop degli anni 2000, marchiando indelebilmente l’identità del film. E l’uso stesso della musica contemporanea è un gesto narrativo nuovo rispetto alle ballate disneyane: Shrek è figlio del suo tempo, veloce, irriverente, pieno di riferimenti culturali immediati.

Una nota nerd irresistibile: il doppiaggio originale di Shrek è stato un delirio produttivo. Mike Myers registrò tutta la parte con un accento neutro, poi decise che l’orco dovesse avere un accento scozzese. Risultato: DreamWorks dovette rifare mesi di animazioni labiali. Ma aveva ragione lui: quella cadenza è diventata parte dell’identità del personaggio. Nel doppiaggio italiano, Pino Insegno e Tonino Accolla fecero un lavoro iconico, rendendo la versione nostrana memorabile quanto l’originale.

  • È il film che ha definito l’umorismo DreamWorks.
  • Ha aperto la strada a Shrek 2, uno dei sequel più amati della storia dell’animazione.

La cosa più interessante dal punto di vista culturale? Shrek è diventato una creatura memetica prima ancora che la parola “meme” fosse popolare come oggi. Dal 2010 in poi è esploso su internet come icona ironica, protagonista di remix, reinterpretazioni, meme surreali. Una seconda vita che ha consolidato l’orco come figura pop riconoscibile da ogni generazione.

Perché rivederlo oggi, nel 2025

A distanza di più di vent’anni, Shrek non ha perso un colpo. L’animazione, pur datata in alcune texture, resta incredibilmente efficace, e la scrittura è ancora oggi un manuale di come si costruisce un film per tutti senza essere mai banali. Ciuchino continua a essere un motore comico inesauribile, Fiona è un personaggio femminile più moderno di molte eroine uscite dopo di lei, e Shrek resta un protagonista profondamente umano, capace di commuovere anche mentre scuote la testa o sbuffa.

Se cerchi una serata in famiglia, è perfetto. L’intrattenimento è immediato e funziona per ogni età.

Se vuoi una commedia intelligente piena di riferimenti pop, lo è altrettanto. Le citazioni e la satira continuano a essere attuali e divertenti.

Ogni dettaglio, dalle trovate visive alla satira contro le fiabe “patinate”, dimostra quanto Shrek fosse avanti rispetto al suo tempo. E forse è proprio questo il motivo per cui rivederlo oggi resta un piacere: dietro le risate c’è una storia di identità e accettazione che continua a parlare a tutti.

Questa sera, alle 21.25 su Italia 1, la palude si apre di nuovo. E, diciamolo, un tuffo in quel mondo di cipolle, draghi innamorati e principesse fuori dagli schemi fa sempre bene.

Quale momento di Shrek ti rappresenta di più?
L'orco che si isola nella palude
Fiona che accetta il suo lato mostruoso
Ciuchino che parla senza sosta
Le creature fiabesche sfrattate
Lord Farquaad che compensa qualcosa

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