In sintesi
- 🎬 Una poltrona per due
- 📺 Italia 1, alle 21.20
- 📝 Commedia cult che racconta, con ironia e satira sociale, uno scambio di vite tra un ricco broker e un truffatore di strada, diventata tradizione televisiva natalizia in Italia.
Una poltrona per due, Eddie Murphy, Dan Aykroyd e la regia cult di John Landis tornano stasera in tv per il rito più atteso della Vigilia. Su Italia 1, alle 21.20, arriva il film che da quasi trent’anni accompagna gli italiani al 24 dicembre come fosse una tradizione codificata: più del panettone, più della tombolata. Un classico del 1983 che non sente il peso del tempo e che, anzi, ogni anno diventa più iconico.
Una poltrona per due e il suo fascino intramontabile
Il bello di “Trading Places” – titolo originale – è che funziona su più livelli. È una commedia brillante, leggera, con la verve esplosiva di Eddie Murphy e il carisma nevrotico di Dan Aykroyd, ma allo stesso tempo è una satira tagliente, quasi feroce, contro il capitalismo, il razzismo sistemico e le disuguaglianze sociali. È proprio questo mix che lo ha reso un film evergreen: fa ridere, ma lascia anche qualcosa su cui riflettere.
E poi c’è la magia della Vigilia: in Italia, dagli anni ’90, è diventato quasi un rito collettivo. Lo metti in sottofondo mentre apparecchi, mentre aspetti la mezzanotte, oppure lo guardi dall’inizio alla fine perché certe battute sono come le canzoni di Natale: conosciute a memoria, ma irresistibili.
Menzione speciale per Jamie Lee Curtis, che qui passa ufficialmente dall’essere “la scream queen di Halloween” a icona della commedia. E per Denholm Elliott, maggiordomo con più cuore e dignità dei suoi ricchissimi padroni.
La storia: un esperimento sociale travestito da commedia
La trama è nota, ma rileggerla alla luce del 2025 fa sempre effetto. A Filadelfia, i fratelli Duke – due finanzieri vecchia scuola, cinici e convinti della propria superiorità morale – fanno una scommessa da un dollaro: dimostrare che l’ambiente conta più della genetica. E per farlo decidono di distruggere la vita di un broker privilegiato e ricchissimo, Winthorpe (Aykroyd), e di sostituirlo con Billy Ray Valentine (Murphy), truffatore di strada che vive di espedienti.
Winthorpe precipita nel baratro in modo grottesco e insieme spietato: perde lavoro, reputazione, status sociale e persino la fidanzata. Valentine, invece, fiorisce: scopre talento naturale per la finanza e smonta tutti i pregiudizi dei Duke. Il messaggio è semplice, ma potentissimo ancora oggi: togli il privilegio a un uomo cresciuto con tutti i vantaggi e cadrà; dai opportunità vere a chi non le ha mai avute e scoprirai che il talento non ha classe sociale.
Il colpo di genio del film, però, arriva nel finale: la folle sessione in Borsa sul succo d’arancia concentrato è diventata leggendaria. Ancora oggi economisti e divulgatori usano quella scena per spiegare i futures. Per noi nerd della finanza è quasi un comfort movie: tra urla sul floor, insider trading, panico e quotazioni impazzite, è la perfetta rappresentazione pop degli anni ’80 yuppie.
- È uno dei finali più citati della storia delle commedie americane.
- È una delle rappresentazioni più famose e comprensibili dei meccanismi di mercato.
Il tutto girato con il ritmo indiavolato che solo John Landis sapeva dare alla commedia americana di quegli anni.
Un impatto culturale enorme (soprattutto in Italia)
Negli Stati Uniti il film è stato un successo clamoroso al botteghino. In Italia, però, è diventato qualcosa di più: un vero fenomeno. Dal 1997 è appuntamento fisso la sera della Vigilia e gli ascolti continuano ad essere impressionanti, anche dopo decenni di replica. È quasi un film “di Natale per tradizione”, non perché la storia lo sia davvero, ma perché la tv lo ha trasformato in un rituale collettivo.
Curioso notare come, fuori dall’Italia, il film non venga quasi mai associato alle Feste. È una peculiarità culturale tutta nostra, un po’ come il presepe, la tombola o controllare quanto manca alla mezzanotte mentre si citano a memoria battute che fanno sempre ridere.
Rivisto oggi, “Una poltrona per due” risulta sorprendentemente moderno. La sua critica alla finanza speculativa anticipa temi che oggi sono quotidiani: manipolazioni di mercato, speculazione, disuguaglianze, soldi che si muovono senza scrupoli e vite che vengono stravolte per decisioni prese da uffici dorati. Eppure il film mantiene un tono leggero, quasi scanzonato, con un equilibrio che la commedia contemporanea raramente riesce a replicare.
Eddie Murphy firma una delle sue interpretazioni più iconiche.
Dan Aykroyd trova uno dei ruoli più versatili della sua carriera pre-Ghostbusters.
Stasera, mercoledì 24 dicembre 2025, “Una poltrona per due” torna alle 21.20 su Italia 1. E anche se lo abbiamo visto mille volte, sappiamo già che ci ritroveremo sul divano a ridere, a criticare i Duke e ad aspettare il momento in cui il prezzo del succo d’arancia precipita. Perché certe tradizioni non si discutono: si vivono.
Indice dei contenuti
