Rider deve consegnare cibo al primo piano, la cliente chiude il citofono e lui dice queste 5 parole disperate

La vita dei rider delle consegne a domicilio è costellata di situazioni surreali, ma quello che è successo a un fattorino davanti al cancello di una casa italiana ha fatto ridere migliaia di persone sui social. Il video pubblicato sul canale TikTok di @abaidmalik076 mostra un momento tanto comico quanto riconoscibile per chiunque abbia mai ordinato cibo a domicilio o lavorato nelle consegne: l’eterno dilemma della bicicletta lasciata incustodita.

La scena si svolge davanti a una tipica abitazione italiana, con tanto di cancello nero e il classico cartello “ATTENTI AL CANE” che chiunque in Italia riconosce immediatamente. Un fattorino delle consegne, con la sua caratteristica borsa blu per il trasporto del cibo attaccata alla bicicletta, si trova di fronte a un problema apparentemente semplice ma tremendamente complesso: deve consegnare un ordine al primo piano, ma dove lasciare il mezzo?

La conversazione al citofono che ha conquistato TikTok

La conversazione che ne segue è un piccolo capolavoro di incomprensione quotidiana. Il rider chiede di poter portare la bicicletta all’interno, preoccupato che qualcuno possa rubargliela se la lascia fuori. La cliente, dal citofono, risponde che deve salire ma la bicicletta deve rimanere giù. Il fattorino, visibilmente perplesso, continua a chiedere dove può metterla in sicurezza, mentre la signora insiste che può lasciarla tranquillamente fuori.

Quello che rende questo video così efficace è proprio la sua autenticità disarmante. Non c’è nulla di costruito o artefatto: è una slice of life genuina che cattura perfettamente le piccole tensioni della vita quotidiana italiana. Da una parte c’è il rider, che conosce bene i rischi del lasciare incustodito uno strumento di lavoro essenziale. Dall’altra, una cliente che probabilmente vive in una zona tranquilla e non comprende l’ansia del fattorino.

Rider e furti di biciclette: una preoccupazione reale

Il momento culminante arriva quando la signora, esasperata dalla situazione, esclama “Sì, basta!” seguita dall’ultima preoccupata supplica del rider: “Ma non rubare la bicicletta!”. Un finale che ha fatto scoppiare a ridere gli utenti di TikTok, conquistando oltre 180.000 visualizzazioni in pochi giorni.

@abaidmalik076

🤣🤣🤣🤣 #deliveroo #tiktok #foryou #italy #europe

♬ suono originale – abaidmalik076

Tu rider cosa fai con la bici durante la consegna?
La porto su con me
La lascio fuori e rischio
Suono finché non aprono il cancello
Consegno solo con portoni custoditi
Ho smesso di fare il rider

Secondo uno studio del Politecnico di Milano del 2023, i furti di biciclette nelle grandi città italiane rappresentano una problematica concreta, con oltre 320.000 denunce annue. Non c’è quindi da stupirsi che i rider, la cui bicicletta rappresenta lo strumento di lavoro principale, siano particolarmente sensibili alla questione. Per molti di loro, il mezzo proprio può valere diverse centinaia di euro, rendendo la preoccupazione del protagonista del video assolutamente legittima.

Video virali e gig economy: quando il quotidiano diventa contenuto

I commenti sotto il video di @abaidmalik076 dimostrano quanto questo contenuto abbia colpito nel segno. Gli utenti hanno risposto con una valanga di emoji divertite, dimostrando di aver apprezzato l’autenticità della situazione. Alcuni hanno commentato con entusiasmo quanto il video li abbia fatti ridere e resi felici, mentre altri hanno semplicemente espresso il loro divertimento con una serie infinita di faccine ridenti.

Questo tipo di video funziona particolarmente bene sui social perché riesce a creare un ponte tra esperienze condivise. Chi ha mai ordinato cibo a domicilio si è probabilmente trovato dall’altra parte del citofono in situazioni simili, mentre chi lavora nelle consegne ha vissuto in prima persona questo dilemma centinaia di volte. È proprio questa universalità dell’esperienza che trasforma un momento banale in contenuto virale.

Il video rappresenta inoltre un esempio perfetto di come i social media stiano documentando gli aspetti più autentici della gig economy in Italia. I rider sono diventati figure onnipresenti nelle nostre città, eppure raramente ci fermiamo a considerare le piccole sfide quotidiane che affrontano. Questo contenuto leggero e divertente riesce a mostrare, senza retorica o drammatizzazione, un frammento genuino della loro realtà lavorativa. La forza sta nella semplicità disarmante: non ci sono effetti speciali, montaggi elaborati o scenografie studiate, solo un fattorino, una bicicletta, un cancello e una conversazione surreale che cattura perfettamente quello spirito tipicamente italiano fatto di piccole incomprensioni e dialoghi concitati.

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